lunedì 26 ottobre 2015

L'amore cortese (la fin'amor) - i Trovatori

Sul tema vedi i siti:
http://www.parodos.it/letteratura/amorecortese.htm

http://www.uciimtorino.it/europa/c2_1_amore_cortese.htm

A. Benagiano, Amore cortese nella vicenda di Paolo e Francesca

Arnaut Daniel
Poeta provenzale nato in Dordogna (Francia), nel vescovado di Périgord, e fiorito tra il 1180 e il 1210. Fu tra i maggiori seguaci di quel genere di poesia ermetica e tecnicamente ardua (trobar clus) che ebbe in Marcabruno il proprio iniziatore. Considerato da Dante, nel De vulgari eloquentia (II ii 9), come il trovatore più importante dopo Giraut de Bornelh e senz’altro il maggior compositore in lingua d’oc di poesie d’amore, Arnaut Daniel è celebrato in Purg. XXVI 115-26 come il principe non solo dei poeti (compreso lo stesso Giraut), ma anche dei prosatori volgari. I termini con i quali, per bocca di Guido Guinizzelli, viene espresso questo primato ("Versi d’amore e prose di romanzi / soverchiò tutti ...", Purg. XXVI 118-19) hanno indotto in passato alcuni studiosi a ritenere possibile che Arnaut abbia composto anche alcuni romanzi, andati poi perduti (ipotesi oggi completamente accantonata). Al virtuosismo metrico-stilistico della poesia arnaldiana Dante rende un esplicito omaggio anche in De vulgari eloquentia II ix-x, dove dichiara di aver derivato la tecnica compositiva della sua sestina Al poco giorno e al gran cerchio d’ombra da quel tipo di stanza, usato da Arnaut in quasi tutte le sue canzoni, indivisa e priva di rime al suo interno (cobla dissoluta), nella quale ogni verso rima con il suo corrispettivo della strofa successiva (coblas unissonans).

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