domenica 30 ottobre 2011

Sul saggio breve



La scrittura documentata: il saggio breve.  (DAL SITO SSIS  di Genova)




IL SAGGIO BREVE


Con “saggio breve” si intende un testo diffusosi nella pratica didattica italiana soprattutto a partire dal 1998, con l’entrata in vigore della normativa sugli esami di Stato, dalla quale è previsto come uno dei modelli per la prima prova scritta.

La sua definizione indica che si tratta della forma ridotta – per ragioni pratiche dovute al contesto scolastico – di un’opera di saggistica, genere letterario di antica tradizione, costituito da testi in prosa, di vario contenuto, sui quali l’autore sia fornisce esauriente documentazione sia esprime una personale tesi suffragata da argomentazioni volte a convincere il lettore.

Il saggio rientra nella cosiddetta “scrittura documentata” in quanto si basa su una ampia e accurata documentazione che l’autore è tenuto ad acquisire come supporto informativo della propria personale interpretazione di una questione e come garanzia di oggettività per il lettore.

Nella scuola e nell’università il saggio viene “simulato”, in dimensioni più o meno ridotte, a scopo di esercitazione o di verifica, assumendo la forma, oltre che di saggio breve (come viene illustrato in questo modulo), anche di tesi o tesina

Per lo svolgimento di un saggio breve a scuola viene solitamente fornito allo studente un dossier informativo, il quale, in un certo senso, sostituisce la documentazione, che in quella sede non può essere compiutamente ricercata e acquisita, oppure arricchisce (e indirizza) le conoscenze già in suo possesso.

Sempre ai fini della simulazione, la consegna scolastica del saggio breve presenta prescrizioni rigide e minuziose - relative all’ampiezza del testo, alla indicazione di destinazione ecc. - analoghe ai vincoli imposti in sede editoriale agli autori di testi della comunicazione reale.

Il saggio breve costituisce uno dei modelli di scrittura previsti per la prima prova degli esami di Stato: in tale sede gli argomenti proposti riguardano gli ambiti artistico-letterario, socio-economico, storico-politico, tecnico-scientifico.
Nella corrente attività didattica, tuttavia, il contenuto può vertere anche su singole discipline di studio (letteratura, scienze, filosofia ecc.) o su questioni varie attinenti a discipline anche non espressamente contemplate dai programmi scolastici (sociologia, psicologia, economia ecc.).

LE FASI DI SVOLGIMENTO DEL SAGGIO BREVE

prescrittura:
·       lettura della consegna e dell’argomento e decisioni conseguenti,
·       lettura della documentazione e operazioni conseguenti,
·       processo di ideazione e scelta della tesi e delle argomentazioni,
·       costruzione della scaletta;
scrittura:
·       stesura del corpo centrale del testo,
·       stesura dell’introduzione e della conclusione,
·       assegnazione del titolo;
postscrittura:
·       rilettura e correzione,
·       copiatura e presentazione grafica,
·       rilettura conclusiva.



PROCEDIMENTI DI IDEAZIONE
Per elaborare idee, esegui le seguenti operazioni:
·       rileggi le sottolineature, gli appunti, i riassunti da te effettuati sui testi della documentazione;
·       focalizza l’attenzione sulle informazioni e i concetti fondamentali;
·       collega quelli che sono collegabili, evidenzia quelli eventualmente in contrasto;
·       disponi le informazioni e i concetti più importanti secondo uno schema strutturato,
·       se hai difficoltà a “farti venire idee”, adotta uno dei seguenti accorgimenti: per analogia o per contrario, per vicinanza cronologica o geografica, per esemplificazione o generalizzazione, per suddivisione interna e per analisi, per confronto con esperienza personale ecc.;
·       comincia a raggruppare le idee secondo criteri logici:: per esempio causa-effetto, narrazione, confronto-contrasto ecc.;
·       prendi appunti immediatamente a ogni idea che ti viene.
SCELTA DELLA TESI E DELLE ARGOMENTAZIONI
Per scegliere la tua tesi con le relative argomentazioni, esegui le seguenti operazioni:
·       chiediti quale sia la tua personale opinione sull’argomento in questione, se avevi già in precedenza dei convincimenti, se li hai modificati durante la lettura della documentazione, se hai dei dubbi ecc.
·       formula una tua interpretazione della questione; non preoccuparti di essere a tutti i costi originale; utilizza eventualmente anche interpretazioni altrui o modificale parzialmente;
·       sintetizza tale interpretazione in un enunciazione di validità generale: questa sarà la tua tesi;
·       oltre alla tesi, comincia a individuare anche le sottotesi, cioè i punti in cui eventualmente si articola la tesi, soprattutto se essa riguarda un problema ampio e complesso;
·       individua le obiezioni che un immaginario interlocutore potrebbe opporre alla tua tesi (antitesi);
·       rifletti quindi (questo è il passaggio più impegnativo) sulle possibili argomentazioni, cioè sulle prove da produrre a sostegno della tesi e a confutazione dell’antitesi;
·       raccogli le tue osservazioni e riflessioni in forma di appunti;
·       collega tali appunti con quelli precedentemente raccolti e ordinati.



CONSIGLI PER LA STESURA DEL CORPO CENTRALE DEL TESTO

SVILUPPO DEI PUNTI DELLA SCALETTA

Concentra nel corpo centrale del testo lo sviluppo dei punti della scaletta, compiendo le seguenti operazioni.
·       Trasforma ciascun punto della scaletta in un paragrafo, cioè in una “porzione di testo”, compresa tra due a capo, unitaria per significato e struttura morfosintattica e caratterizzata da una relativa autonomia dal resto del testo  dedicando
o      il paragrafo iniziale alla enunciazione della questione (con gli elementi informativi fondamentali)
o      e un altro paragrafo alla dichiarazione della tua tesi.
·       Dedica i paragrafi successivi alle argomentazioni a favore della tesi o a confutazione dell’antitesi.
·       In ciascun paragrafo inserisci sia dati informativi (desunti dalla documentazione o da altre conoscenze in tuo possesso) sia ragionamenti (nessi logici, esempi, confronti ecc.) che motivino le tue affermazioni e costruiscano progressivamente il procedimento argomentativo.
·       Una volta concluso il paragrafo, va’ a capo, sia che tu scriva a mano sia che usi il computer: è il segnale grafico che avvisa il lettore che si cambia argomento.
·       Mantieni nella stesura (almeno provvisoriamente) la numerazione e titolazione di punti e sottopunti della scaletta, per evidenziare i paragrafi.
CONSIGLI DI LINGUA E STILE
·       Rispetta la coesione semantica e grammaticale di ciascun paragrafo (vale a dire la compattezza interna del paragrafo : e la coerenza tra i vari paragrafi (cioè la continuità logica e di significato)
·       Utilizza i connettivi , scegliendo in particolare, quelli che più si addicono al contenuto del tuo saggio e al tipo di ragionamento adottato: per esempio, se il contenuto è storico, usa connettivi di tipo cronologico o di causa-effetto; se è filosofico, di tipo ipotetico ecc.
·       Adotta una sintassi abbastanza complessa con un periodare preferibilmente ipotattico, con proposizioni subordinate adeguate al tipo di ragionamento (causali, se intendi evidenziare i rapporti di causa-effetto; temporali, se stai ricostruendo un percorso storico, periodo ipotetico se utilizzi il metodo deduttivo ecc.).
·       Per dare un senso di validità generale alle tue affermazioni, usa preferibilmente il tempo presente e verbi ed espressioni verbali in forma impersonale.
·       Se invece vuoi marcare la tua soggettività, usa i verbi in prima persona singolare.
·       Cerca di coinvolgere il tuo (ipotetico o reale) destinatario appellandoti a lui e facendo riferimento alle sue opinioni, esperienze ecc.
·       Scegli un registro linguistico adeguato al contesto editoriale e al destinatario e un lessico preciso e appropriato, pertinente all’argomento trattato.
·       Fa’ uso di figure retoriche, anche in funzione persuasiva.
·       Verifica costantemente la correttezza grammaticale (uso dei verbi, concordanze ecc.) e ortografica;
·       Presta la massima attenzione all’uso della punteggiatura.

CONSIGLI PER LA STESURA DELLA INTRODUZIONE E DELLA CONCLUSIONE
INTRODUZIONE
CONCLUSIONE
Inquadramento sintetico dell’argomento
Evidenzia le idee portanti del testo, anticipando la tesi e le principali argomentazioni, oppure fa’ una breve presentazione informativa dell’argomento.
Riassunto sintetico dell’argomento
Riprendi molto sinteticamente i passaggi principali dello svolgimento, in particolare la tesi e le principali argomentazioni.
Domande
Poni in maniera problematica le principali questioni a cui il testo tenterà di dare risposta.
Domande
Riproponi al lettore la problematicità delle principali questioni affrontate, lasciando, in un certo senso, ancora aperta la discussione.
Citazione
Cita un brano letterario o la frase di un personaggio famoso, oppure un proverbio, che dia autorevolezza a quanto segue.
Citazione
Cita un brano letterario o la frase di un personaggio famoso che dia autorevolezza a quanto esposto.
Fatti
Fa’ riferimento a un fatto storico, oppure a una vicenda personale, oppure cita un aneddoto a cui il successivo svolgimento si colleghi e che in un certo senso dimostri quanto ti appresti ad argomentare.
Fatti
Cita un fatto storico o aneddoto o vicenda personale che confermino la tua tesi.
In medias res
Evita, semplicemente, l’introduzione ed entra direttamente in argomento.
Nessuna conclusione
Se ritieni che il discorso sia già sufficientemente chiaro, puoi fare a meno della conclusione.





COME SCRIVERE UN TITOLO DI SAGGIO BREVE
·       Scegli tra
o      titolo denotativo (che riferisce in modo oggettivo il contenuto del testo),  scrivendo una breve frase (anche nominale) che riassuma la tua tesi;
o      titolo connotativo (che suggerisce un commento, un’interpretazione soggettiva) formulandolo secondo le regole del discorso brillante (scrittura giornalistica), con una frase a effetto,  in forma interrogativa o esclamativa, con abbondanza di figure retoriche, evocando immagini fantasiose, citando titoli di film o di romanzi, utilizzando tecniche pubblicitarie e giornalistiche.
·       Eventualmente aggiungi sottotitolo e occhiello, per approfondire e ampliare il contenuto del titolo.