La scrittura documentata: il saggio breve. (DAL SITO SSIS di Genova)
IL SAGGIO
BREVE
Con “saggio breve” si
intende un testo diffusosi nella pratica didattica italiana soprattutto a
partire dal 1998, con l’entrata in vigore della normativa sugli esami di Stato,
dalla quale è previsto come uno dei modelli per la prima prova scritta.
La sua definizione indica che si
tratta della forma ridotta – per ragioni pratiche dovute al contesto scolastico
– di un’opera di saggistica, genere letterario di antica tradizione,
costituito da testi in prosa, di vario contenuto, sui quali l’autore sia
fornisce esauriente documentazione sia
esprime una personale tesi suffragata
da argomentazioni volte a convincere il lettore.
Il saggio rientra nella
cosiddetta “scrittura documentata” in quanto si basa su una ampia e
accurata documentazione che l’autore è tenuto ad acquisire come supporto
informativo della propria personale interpretazione di una questione e come
garanzia di oggettività per il lettore.
Nella scuola e nell’università il
saggio viene “simulato”, in dimensioni più o meno ridotte, a scopo di
esercitazione o di verifica, assumendo la forma, oltre che di saggio breve
(come viene illustrato in questo modulo), anche di tesi o tesina
Per lo svolgimento di un saggio
breve a scuola viene solitamente fornito allo studente un dossier informativo,
il quale, in un certo senso, sostituisce la documentazione, che in quella sede
non può essere compiutamente ricercata e acquisita, oppure arricchisce (e
indirizza) le conoscenze già in suo possesso.
Sempre ai fini della simulazione,
la consegna scolastica del saggio breve presenta prescrizioni rigide e
minuziose - relative all’ampiezza del testo, alla indicazione di destinazione
ecc. - analoghe ai vincoli imposti in sede editoriale agli autori di testi
della comunicazione reale.
Il saggio breve costituisce uno dei modelli di scrittura previsti per la
prima prova degli esami di Stato: in tale sede gli argomenti proposti
riguardano gli ambiti
artistico-letterario, socio-economico, storico-politico, tecnico-scientifico.
Nella corrente attività didattica, tuttavia, il contenuto può
vertere anche su singole discipline di studio (letteratura, scienze,
filosofia ecc.) o su questioni varie attinenti a discipline anche non
espressamente contemplate dai programmi scolastici (sociologia, psicologia,
economia ecc.).
LE FASI DI SVOLGIMENTO DEL SAGGIO BREVE
prescrittura:
· lettura della consegna e dell’argomento
e decisioni conseguenti,
· lettura della documentazione e operazioni
conseguenti,
· processo di ideazione e scelta della tesi
e delle argomentazioni,
· costruzione della scaletta;
scrittura:
· stesura del corpo centrale del testo,
· stesura dell’introduzione e della conclusione,
· assegnazione del titolo;
postscrittura:
· rilettura e correzione,
·
copiatura e presentazione
grafica,
· rilettura conclusiva.
PROCEDIMENTI
DI IDEAZIONE
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Per elaborare idee, esegui le seguenti
operazioni:
· rileggi le sottolineature, gli appunti, i riassunti da te effettuati sui testi
della documentazione;
· focalizza l’attenzione sulle informazioni e i concetti fondamentali;
· collega quelli che sono collegabili, evidenzia quelli eventualmente in
contrasto;
·
disponi le
informazioni e i concetti più importanti secondo uno schema
strutturato,
·
se hai
difficoltà a “farti venire idee”, adotta uno dei seguenti accorgimenti: per analogia o per contrario, per vicinanza
cronologica o geografica, per esemplificazione o generalizzazione, per
suddivisione interna e per analisi, per confronto con esperienza personale ecc.;
· comincia a raggruppare le idee secondo criteri
logici:: per esempio causa-effetto,
narrazione, confronto-contrasto ecc.;
· prendi appunti immediatamente a ogni
idea che ti viene.
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SCELTA
DELLA TESI E DELLE ARGOMENTAZIONI
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Per scegliere la tua tesi con
le relative argomentazioni, esegui le seguenti operazioni:
·
chiediti quale sia la tua personale opinione sull’argomento in questione, se avevi già in
precedenza dei convincimenti, se li hai modificati durante la lettura della
documentazione, se hai dei dubbi ecc.
·
formula
una tua interpretazione della questione; non preoccuparti di essere a
tutti i costi originale; utilizza eventualmente anche interpretazioni altrui
o modificale parzialmente;
·
sintetizza
tale interpretazione in un enunciazione di validità generale: questa sarà la
tua tesi;
·
oltre alla tesi, comincia a individuare anche
le sottotesi, cioè i punti in cui
eventualmente si articola la tesi, soprattutto se essa riguarda un problema
ampio e complesso;
·
individua le obiezioni che un immaginario
interlocutore potrebbe opporre alla tua tesi (antitesi);
·
rifletti quindi (questo è il passaggio più
impegnativo) sulle possibili argomentazioni,
cioè sulle prove da produrre a sostegno della tesi e a confutazione
dell’antitesi;
· raccogli le tue osservazioni e riflessioni in
forma di appunti;
·
collega tali appunti con quelli precedentemente
raccolti e ordinati.
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CONSIGLI PER LA STESURA DEL
CORPO CENTRALE DEL TESTO
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SVILUPPO DEI PUNTI DELLA SCALETTA |
Concentra nel corpo centrale
del testo lo sviluppo dei punti della scaletta, compiendo le
seguenti operazioni.
· Trasforma
ciascun punto della scaletta in un
paragrafo, cioè in una “porzione di testo”, compresa tra due a capo, unitaria per
significato e struttura morfosintattica e caratterizzata da una relativa
autonomia dal resto del testo dedicando
o
il
paragrafo iniziale alla enunciazione della questione (con gli
elementi informativi fondamentali)
o
e un altro paragrafo alla dichiarazione della tua tesi.
· Dedica i paragrafi successivi alle argomentazioni
a favore della tesi o a confutazione dell’antitesi.
· In ciascun paragrafo inserisci sia dati informativi
(desunti dalla documentazione o da altre conoscenze in tuo possesso) sia ragionamenti
(nessi logici, esempi, confronti ecc.) che motivino le tue affermazioni e
costruiscano progressivamente il procedimento argomentativo.
· Una volta concluso il paragrafo, va’ a capo,
sia che tu scriva a mano sia che usi il computer: è il segnale grafico che
avvisa il lettore che si cambia argomento.
·
Mantieni
nella stesura (almeno provvisoriamente) la numerazione e titolazione
di punti e sottopunti della scaletta, per evidenziare i paragrafi.
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CONSIGLI DI LINGUA E STILE
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· Rispetta la coesione semantica e
grammaticale di ciascun paragrafo (vale a dire la compattezza interna del
paragrafo : e la coerenza tra i vari paragrafi (cioè la continuità
logica e di significato)
·
Utilizza i
connettivi , scegliendo in particolare, quelli che più si addicono al
contenuto del tuo saggio e al tipo di ragionamento adottato: per esempio, se
il contenuto è storico, usa connettivi di tipo cronologico o di
causa-effetto; se è filosofico, di tipo ipotetico ecc.
·
Adotta una
sintassi abbastanza complessa con un periodare
preferibilmente ipotattico, con proposizioni subordinate adeguate al tipo di
ragionamento (causali, se intendi evidenziare i rapporti di causa-effetto;
temporali, se stai ricostruendo un percorso storico, periodo ipotetico se
utilizzi il metodo deduttivo ecc.).
·
Per dare un senso di validità generale
alle tue affermazioni, usa preferibilmente il tempo presente e verbi
ed espressioni verbali in forma impersonale.
·
Se invece vuoi marcare la tua soggettività,
usa i verbi in prima persona singolare.
·
Cerca di coinvolgere il tuo (ipotetico o
reale) destinatario appellandoti a lui e facendo riferimento alle sue
opinioni, esperienze ecc.
·
Scegli un registro linguistico adeguato
al contesto editoriale e al destinatario e un lessico preciso e
appropriato, pertinente all’argomento trattato.
·
Fa’ uso di figure retoriche, anche in
funzione persuasiva.
·
Verifica
costantemente la correttezza grammaticale (uso dei verbi, concordanze
ecc.) e ortografica;
·
Presta la
massima attenzione all’uso della punteggiatura.
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CONSIGLI PER LA STESURA
DELLA INTRODUZIONE E DELLA CONCLUSIONE
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INTRODUZIONE
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CONCLUSIONE
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Inquadramento sintetico dell’argomento
Evidenzia le idee portanti del
testo, anticipando la tesi e le principali argomentazioni, oppure fa’ una
breve presentazione informativa dell’argomento.
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Riassunto sintetico dell’argomento
Riprendi molto sinteticamente i passaggi principali dello svolgimento,
in particolare la tesi e le principali argomentazioni.
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Domande
Poni in maniera problematica le
principali questioni a cui il testo tenterà di dare risposta.
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Domande
Riproponi al lettore la problematicità delle principali questioni
affrontate, lasciando, in un certo senso, ancora aperta la discussione.
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Citazione
Cita un brano letterario o la frase di un personaggio famoso, oppure un
proverbio, che dia autorevolezza a
quanto segue.
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Citazione
Cita un brano letterario o la frase di un personaggio famoso che
dia autorevolezza a quanto esposto.
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Fatti
Fa’ riferimento a un fatto storico, oppure a una vicenda personale, oppure cita un aneddoto a cui il successivo
svolgimento si colleghi e che in un certo senso dimostri quanto ti appresti
ad argomentare.
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Fatti
Cita un fatto storico o aneddoto o vicenda personale che confermino la
tua tesi.
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In medias res
Evita, semplicemente,
l’introduzione ed entra direttamente in argomento.
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Nessuna conclusione
Se ritieni che il discorso sia già sufficientemente chiaro, puoi fare a
meno della conclusione.
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COME SCRIVERE UN TITOLO DI
SAGGIO BREVE
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· Scegli tra
o titolo
denotativo (che riferisce in modo oggettivo il contenuto del
testo), scrivendo una breve frase
(anche nominale) che riassuma la tua tesi;
o titolo
connotativo (che suggerisce un commento, un’interpretazione
soggettiva) formulandolo secondo le regole del discorso brillante (scrittura
giornalistica), con una frase a effetto, in forma
interrogativa o esclamativa, con abbondanza di figure retoriche,
evocando immagini fantasiose, citando titoli di film o di romanzi,
utilizzando tecniche pubblicitarie e giornalistiche.
·
Eventualmente aggiungi sottotitolo
e occhiello, per approfondire e ampliare il contenuto del titolo.
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